domenica 28 febbraio 2021

Prenotazione on-line dei servizi psicologici


La situazione Covid-19 ancora ha un grande impatto sulla vita di tutti noi. Ci ha presi alla sprovvista. In questo momento di difficoltà, possono verificarsi momenti di semplice sconforto o di disagio che hanno impatti negativi a volte difficili da affrontare da soli e si può sentire la necessità di parlare dei propri problemi e delle proprie paure con un professionista, ma la paura di essere contagiati rende difficile andare nello studio di uno psicologo. Le tecnologie attuali consentono di incontrare lo psicologo tramite software di video conferenza gratuiti e facilmente utilizzabili dal proprio telefono, dal proprio tablet o dal proprio computer sia esso portatile che fisso purché munito di altoparlanti, microfono e, possibilmente, di webcam. In alcuni casi potrebbe essere di aiuto anche una semplice telefonata, pur essendo preferibile mantenere un contatto video.

Per gestire meglio questa difficile situazione, si comunica l'attivazione del servizio di prenotazione online delle prestazioni psicologiche.

Tramite il sito APsicologo.it, previa iscrizione ed accesso, sarà possibile selezionare la data e l'ora del colloquio psicologico o della consulenza sia online che in studio (se il colore della regione lo consente), in questo ultimo caso sarà necessario rispettare le comuni regole anti Covid (mascherina, disinfezione mani, controllo della temperatura).


lunedì 8 agosto 2016

 Stanchezza cronica: quando possiamo parlare di sindrome.




Sentirsi stanchissimi e sfiniti e avere estrema difficoltà a dedicarsi a qualsiasi attività quotidiana. Lavarsi, mangiare, pensare diventa una vera e propria impresa. Chi può tenta di recuperare energie ricorrendo a prolungati sonnellini o prova  a dormire più ore, ma non raggiungendo mai un riposo adeguato per sentirsi più energici.La sindrome da stanchezza cronica può comparire all'improvviso, facendo sentire un carico eccessivo di stanchezza e spossatezza da un giorno all'altro. Quella invece, che si presenta in modo più lento, impiega giorni, settimane o mesi. Per poter parlare di tale sindrome, è bene non allarmarsi dopo qualche giorno in cui il sonno pervade le giornate. Solitamente, occorre essere debilitati fisicamente e cognitivamente per un periodo di almeno 6 mesi. I pazienti riportano sintomi come: tensione fisica, debolezza, difficoltà a concentrasi o a pensare, difficoltà nella memorizzazione, apatia, spossatezza pur dopo aver riposato. Spesso chi ne soffre non è in grado di gestire impegni famigliari, lavorativi e sociali e tende ad isolarsi e a scivolare nella depressione. Pervade un senso di colpa e di profonda tristezza per l'incapacità di non sentirsi come prima.  E' necessario, dopo almeno 6 mesi, rivolgersi ad uno specialista per poter evitare un ulteriore disagio fisico ed emotivo. Purtroppo, si sottovaluta questa sindrome e si si rimandano visite mediche o ci si aggrappa a scuse inutili.Molti pazienti non si sentono compresi dai parenti o da amici e non è raro trovarli scoraggiati per una vita che è diventata ingestibile e davvero impossibile da padroneggiare. Sono pervasi da un profondo senso di smarrimento, che trova il giusto sostegno in un percorso psicologico individuale e personalizzato.


giovedì 26 maggio 2016

Vite in vetrina? la scarsa autostima e insicurezza nascosta nei social


Vi siete mai trovati sui social bombardati da mille foto dei vostri amici che pubblicano qualsiasi sorta di immagine, anche troppo intima della loro vita privata? Sono desiderosi di mettere in "vetrina la loro vita" e cercare mi piace e commenti sdolcinati e di approvazione. Secondo molti studi si nasconde un profondo disagio che dilaga sui social e che nasconde persone molto sole in cerca di un consenso. Bassa autostima, poca vita sociale, insicurezza. Appaiono bellissimi, spesso sorridenti e in preda solo a fare selfie su ogni cosa che riempie le loro vite. Ma chi fine ha fatto la nostra intimità mi chiedeva una mia paziente. Che fine ha fatto il mostrarsi pudico di noi stessi? Siamo davvero preda di un mondo virtuale che ci spinge a cercare un mi piace dai nostri amici? Non siamo molto lontani neanche dal disturbo narcisistico di personalità e secondo recenti studi americani e italiani la moda dei selfie ha qualcosa di patologico. La selfite dilaga ovunque e sembra che se non si fotografa ogni cosa e non la si metta sotto i riflettori di amici e conoscenti, addirittura si viva un disagio!Leggere su un quotidiano che ragazzi usano i binari per fare selfie mentre il treno sta sopraggiungendo ad alta velocità, apre u'orizzonte vasto di considerazioni profonde sui nostri giovani e sul loro malessere interiore. Prova di coraggio e di iniziazione è stata definita da amici di questi ragazzi... Troppo spesso non osserviamo il disagio di chi ci vive accanto ed è forse più semplice accettare la maschera che si indossa, piuttosto che intervenire efficacemente.

lunedì 1 febbraio 2016

Consulenze per tutti online sempre e comunque.



Per tutti coloro che hanno difficoltà a raggiungere il mio studio di psicologia ad Avezzano (AQ), è attiva la  consulenza skype (valeria.ciolli). Il servizio è rivolto a tutti coloro che vivono o lavorano fuori regione sia in Italia che all'estero. Sono disponibile, su appuntamento, anche il Sabato ed eventualmente la Domenica, compatibilmente con l'attività dello studio privato. 
Un saluto e a vostra disposizione, sempre. 
Dott. ssa Ciolli Valeria 


La separazione...Il distacco psichico dall'altro.




Ci troviamo sempre più spesso  a parlare di separazione, divorzi o semplicemente di azioni legali, ma ben poco sappiamo di quel mondo emotivo che si è spezzato in molte coppie giovani e  meno giovani. Quante volte molte coppie, anche dopo 20 anni di vita matrimoniale, decidono di mettere fine alla loro unione, magari dopo un periodo di apparente tranquillità. Spesso, si rivolgono a me anche giovani che sono insieme da 5 anni o meno . La separazione è una sorta di "grande passo" un po' come quando si decide che è arrivato il momento di sposarci. Sottolineo  "grande passo",  perché molti pazienti prima di arrivare alle vie legali o a prendere una decisione ferma, temporeggiano e creano discussioni, si insultano, si isolano dall'altra metà della coppia, evitano il dialogo, litigano e poi cercano di risanare le ferite... La ferita emotiva che si viene a creare è spesso profonda ed è spesso alimentata da un dialogo non costruttivo, ma solo da continui attacchi o da fatti che scatenano la voglia di andar via per sempre. La separazione legale è molto diversa dalla separazione emotiva, in quanto quest'ultima avviene in tempi diversi e in maniera più lenta.  Il coniuge che richiede la separazione, elabora il distacco molto più velocemente rispetto a chi "subisce"  la separazione e la vive come un affronto personale, uno smacco, una vergogna. Molti sottolineano che la separazione segue lo stesso percorso dell'elaborazione del lutto. Un distacco che è scandito da momenti delicati e complessi nella vita di ogni essere umano. Per molti la separazione viene vissuta come una sconfitta, in quanto nella vita di coppia si è trovati un porto sicuro per se stessi. Per molti altri, la rottura segna l'inizio di una nuova vita e di un nuovo inizio. Ciò che spesso fa tendere molte coppie a vedere grigio e non nero, sono i figli che purtroppo vivono ambienti famigliari carichi di tensione, di silenzi, di falsi momenti di affetto tra i due genitori. Un figlio come cresce in un tale ambiente? La famiglia, in tutte le sue forme, rimane un tassello fondamentale per ogni individuo, senza il quale spesso si rimane incastrati in ombre con le quali fare i conti per tutta la vita. Quello che accade in una famiglia che sceglie di separarsi è uno dei momenti più cruciali e più importanti per tutti i componenti.  Il giusto processo emotivo è  quello di vivere e  sentir che il terreno sotto i piedi sta venendo meno, ma con la speranza e consapevolezza  di avere nuove ali per tornare a volare.


martedì 22 dicembre 2015

Il mal di Natale...

Il mal di Natale...
Per moltissime persone in Italia,  le feste Natalizie rappresentano uno stress poco gestibile e  molti di loro aspettano la fine dell'anno per tirare un sollievo di sospiro.  Lontani dall'atmosfera  magica che si viveva da bambini, la corsa frenetica per i regali, rivedere parenti, diventa un macigno insopoortabile. Le luci che illuminano le  città ,possono mettere il malumore e spesso si vivono giorni di malessere psicofisico. Ma perchè non  tutti amano questo periodo di festa?Molte persone  riferiscono che vedere parenti per una volta l'anno è un sacrificio e dover condividere momenti insieme crea ansia e nervosismo. Non sempre risulta un piacere recarsi in centri commerciali e scegliere il giusto regalo da poter acquistare a parenti, ad amici o a colleghi.  Il dovere si scontra con il piacere e tanti aspetti che in passato erano così pieni di entusiasmo, si trasformano in momenti  che son tutt' altro che piacevoli.  Alcuni" spezzano "le feste e il capodanno organizzando qualcosa che li faccia stare bene, senza obblighi morali e nè cibi da gustare per mantenere intatte tradizioni che non sentono più. Per i più fortunati, invece,già dal 26 Dicembre, si organizzano mini viaggi sulla neve o in posti caldi per ritrovare la brezza estiva e fuggire dal freddo e dal gelo tipico delle feste natalizie.  E se non fosse colpa del Natale? Molteplici sono le cause che molti italiani riferiscono di vivere in questo periodo dell'anno, ma è normale poterne parlare liberamente e tagliarsi piccoli spazi per non stare male.  Leggere un libro, un cinema, far visita  a chi volete possono allietare momenti come questi. Ad ognuno auguro di trovare il giusto momento di piacere. Nel caso in cui già diversi mesi prima delle festività, il vostro umore era triste e con apatia bisogna cercarne le cause più profonde che con Il Natale si amplificano e spesso sfociano in apatia o aggresività. Colgo l'occasione per salutare chi mi legge, i miei pazienti adorati e Vi auguro Ogni bene oltre a un Buon Natale di Cuore e felice 2016.

venerdì 20 novembre 2015

Siamo fatti di emozioni... Il nostro corpo sa tutto.


Date un nome a quello che provate. È il primo passo per trovare una soluzione ai vostri problemi. Ho inserrito una immagine  semplice e alla portata di tutti per farvi notare com il nostro corpo assorbe tutte le emozioni quotidiane che spesso possiamo incontare in svariati contesti. Ci avevate mai pensato? Quanti organi, senza che noi ce ne accorgiamo lavorano silenziosi? Spesso solo quando si avverte qualche sintomo fastidioso ( colon irritabile, ansia, cefalee, mal di stomaco ecc) sentiamo che qualcosa non va, ma non  sempre andiamo a fondo per approfondire cosa si nasconde dietro. Voi in quale area vi riconoscete?

mercoledì 18 novembre 2015

Si Alla Vita, No all'alcool!!!!

Recenti studi confermano come l'alcool è entrato a far parte delle nostre vite in maniera eccessiva. Il famoso bicchiere di vino  che secondo i nostri nonni fa " buon sangue" non è assolutamente vero. Spesso un detto popolare o una credenza sbagliata può rovinare la nostra vita e di chi amiamo. Molti credono che un bicchiere di vino rosso ai pasti aiuti a digerire, ignorando come basti una tisana a base di menta o zenzero sana e naturale.  I giovanissimi sono soliti consumare happy hour, non sapendo minimamente i rischi connessi ai loro apparati e al loro stato di salute. Un semplice Bacardi può creare modifiche nel nostro cervello pericolose e dannose. Novembre 2015 è stato il mese per me e i miei colleghi della prevenzione ai danni alcool correlati in gravidanza. Bere piccole dosi di alcool danneggia tutti, anche se in piccole quantità. Le gestanti sanno ancora molto poco di come l'alcool possa danneggiare il feto. Durante la gravidanza bevande alcoliche non devono essere assunte, in quanto se bevi tu, BEVE ANCHE IL TUO BAMBINO!
Nessuna quantità di alcol deve essere considerata sicura ( lattina di birra, bicchiere di vino, superalcolici). Se prima della gravidanza, molte donne ammettono di aver bevuto in modo incontrollato durante il weekend, posssono interrompere questo circolo vizioso per amore di una vita sana. 
Cosa può accadere se una donna beve durante la gravidanza?
Il piccolo nasce sottopeso;
Il piccolo può avere problemi nell'allattamento e a prendere sonno;
Problemi dell'udito e della vista;
Malformazioni alla nascita;
Disturbi nella sfera del comportamento e cognitivi.

 E' bene tenere inforate le donne su tutti i rischi che incontrano e divulgare il più possibile gli effetti letali delle sostanze alcoliche. Ogni persona, ragazzo o adulto può fare un uso smisurato di alcol in qualsiasi momento della propria vita e spesso uscirne è difficile. Insieme si può costruire un nuovo percorso, allontanandosi da una vita che ci risucchia e ci uccide! Tutto sta nelle tue mani, solo tu puoi creare la vita che desideri, senza ma e senza se con il supporto di uno psicologo.


giovedì 23 luglio 2015

Dalla famiglia mulino bianco, alla famiglia (im) perfetta





 Quante volte vi sarà capitato di guardare in tv  la pubblicità della famiglia della mulino bianco e vi siete visti così lontani da quel mondo così poco vicino alla vostra realtà. Se non possiamo parlare di famiglia perfetta, certamente ognuno ha un suo modello di quello che dovrebbe essere la famiglia ideale. La famiglia senza litigi, senza incomprensioni e una sorta di rifugio alle minacce del mondo esterno. Ma non sempre le cose vanno così ed è bene saper trovare sempre il giusto equilibrio. Ogni conflitto che nasce è un riconoscere nell'altro il suo valore e il suo spazio. Il conflitto non va mai soffocato, in quanto prima o poi tenderà ad esplodere.  Il conflitto spesso nasconde il cambiamento che stiamo aspettando. Spesso si crede che parlare molto ai bambini piccoli sia il mezzo più efficace, ma una buona comunicazione  è anche quella non verbale che include , attimi di silenzio, essere presente in varie situazioni, sguardi,  E' bene che tra i genitori venga espresso ogni dubbio, perlplessità e non venga lasciato spazio "al non detto "o "al non fatto".  Il saper rispettarsi nei tempi è un punto di inizio di qualsiasi relazione umana. Ogni membro della famiglia ( madre, padre, suocero, zio) deve saper occupare il proprio posto, senza occuparne altri inadeguati o inopportuni.  Per una giusta armonia, fondamentali sono la complicità, l'apprezzare il quotidiano e i piccoli momenti della vita. I bambini accettano le regole che i genitori tendono a spiegare loro e non serve a nulla sgridarli o arrivare a pensare a punizioni.  Ogni bambino non deve vivere imposizioni, ma è bene spiegare le regole del nucleo famigliare, senza imporgli in modo brusco  cosa deve essere fatto in un dato momento. Ogni famiglia ha il suo stile, vi lascio qualche consiglio per far in modo che tra madre e figli i rapporti siano un oasi di pace e non di continue burrasche giornaliere, particolarmente indicati nel periodo in cui i figli diventano adolescenti.

Ascoltarsi senza pregiudizi;
Esprimere la propria unicità;
Riconoscere l’individualità;
Favorire l’autonomia;
Assumersi le proprie responsabilità;




mercoledì 22 luglio 2015

 Impariamo a vivere in modo sereno, imparando a dire no e a tagliare dalla nostra vita tutto ciò che potrebbe farci ammalare.






La nostra mente e corpo sono assorbiti  nell'era moderna da continui stimoli che non sempre ci ricaricano in maniera energica, anzi si presentano in maniera subdola e spesso si scatenano con apatia, nervosismo, frustrazione, rabbia. Sono definiti i Vampiri Emotivi e fanno parte di tutte quelle relazioni sociali e coniugali che spesso ci ledono e ci fanno soffrire, le decisioni che non si prendono e che si rimandano, il collega che ci fa sentire inadatti e cerca sempre di avere la meglio sul posto di lavoro, l'amica che vi chiama per sfogarsi e poi non la vedete per mesi interi. Alcuni di noi sopportano situazioni sociali molto ingombranti dal punto di vista emotivo e non sempre riescono a gestirli in maniera equilibrata. Quante volte, anche in famiglia vi è capitato di sentire la morale di un parente che sembra prendervi come bersaglio anche per un semplice invito per un caffè? Molte persone pur riconoscendo il problema, soffocano le loro emozioni e pensieri per approdare in stati di sofferenza che spesso si presentano in maniera non sempre chiara e definita. A contatto con i miei pazienti, spesso sento una vasta gamma di sintomi che se cronicizzano ci rendono la vita un macigno insopportabile.  Spesso, presi da mille impegni tra casa e lavoro, si può essere diventati inconsapevoli di tante situazioni, ma l'abitudine malsana avvelena a piccole dosi la nostra anima che con il tempo è come una spugna che assorbe e attrae a sé solo negatività. Non si può trarre nessun beneficio da un rapporto non armonico, dove c'è sempre qualcuno che fa il giudice e l'altro un imputato. Dobbiamo essere consapevoli che il nostro benessere emotivo, la nostra indipendenza fisica e psichica dipendono soprattutto da quanto noi ci vogliamo bene davvero e dai NO che usiamo quando la vita sembra diventare troppo pressante. Quante volte invece di metterci in prima fila, assecondiamo non mettendoci in primo piano e poi rimuginiamo su quell'evento?  Inconsapevolmente ogni relazione umana può sfociale in un rapporto disadattivo. Un padre, un figlio, un collega, un amico, un vicino di casa possono indurci in sentieri poco sani. E' sempre possibile tagliare i rami che si seccano intorno alle rose del vostro giardino, imparando che se voi state bene, tutto il vostro giardino ne risenterà ( figli, amici,  persone a cui tenete). La negatività assorbita e mai affrontata, pensate alle somatizzazioni, si riverserà inevitabilmente sulle persone che amate o stimate. Siamo sempre noi a costruire ogni giorno piccoli tasselli e siamo sempre noi che dobbiamo imparare a tagliare qualche filo grigio dalla matassa della vita. Spesso alcuni rapporti sono più difficili da gestire, come il pranzo dai suoceri, la cognata che ci assilla e le strategie da mettere in atto sono più ampie e seguono percorsi più lunghi, ma non dovete temere di prendere il timone e affrontare ciò che vi logora. Organizzate voi i tempi, non fatevi scavalcare sempre da comportamenti che vi irritano, rivalutate  vostri valori e i vostri punti fermi sono solo alcuni dei tanti accorgimenti da valutare. La maschera che portate addosso non vi appartiene? Impariamo a star bene senza, come un bambino che in tutta la sua innocenza muove i primi passi. Ogni cambiamento, necessita di un piccolo sforzo, ma il risultato lo apprezzerete e  lo gusterete per il resto dei vostri giorni.  Affrontare situazioni, ma con l' auspicio di capirsi, senza andare incontro a guerre sterili. Lo scontro non è fratello del confronto e l'apertura mentale non la troverete sempre dietro l'angolo, ma è vostro sacrosanto diritto vivere a pieno ogni attimo della vita. Le ombre della nostra vita, ci permettono di capire da dove è scaturita la luce. Reciprocità, armonia sono le parole del cambiamento in qualsiasi situazione sociale vi trovate a vivere. La libertà è la compagnia preziosa della vostra vita, unendo i valori che voi avete fatto vostri e che nessuno vi può portare via.